“Tutto quello che hai visto, ricordalo, Perchè tutto quel che dimentichi ritorna a volare nel vento”

                                                                                                                                                  Antico canto Navajo

Villa Ester rappresenta percorsi formativi e auto-formativi dati dall’intreccio di ricerche ufficiali con il Centro Studi ‘Riccardo Massa’, supervisioni ad hoc ed esperienze sul campo, storie e racconti vissuti e condivisi.

Da anni la nostra equipe ‘filosofica’ esplora quello che ad oggi resta un progetto sperimentale che da diversi anni si attua sul campo e che abbiamo denominato Comunità Educativa Familiare.

L’idea di fondo è cercare di attivare le migliori istanze della Comunità Familiare conciliandole con le migliori istanze della Comunità Educativa.

Nella materialità abbiamo valutato che la presenza fisica costante e residenziale di una famiglia ha pro e contro, fa appartenenza ma muove desideri inappagabili nel profondo.

Il concetto chiave invece è l’ESPERIENZA DI FAMIGLIA.

A questo è chiamato il gruppo di lavoro e questo movimento declina la cifra del progetto. Educatrici, operatrici sociali, psicologi sono figure tecniche che si confrontano con la dimensione pedagogica del costruire un parallelo fra famiglia e comunità, come vasi comunicanti. In questo senso Villa Ester nasce per fare casa.

L’attenzione per un’architettura bella ed accogliente, la cura delle piante, un giardino da co-definire, la presenza degli animali domestici sono segni materiali di un’anima ‘normalizzante’…ciò che vorresti trovare a casa tua.

Il focolare, concreto luogo in cui ardere la legna….camino o stufa è uno spazio di raccoglimento e riflessione in cui ritrovare pensiero buono.

Le famiglie degli operatori, sempre presenti e in con-divisione, piccoli pezzetti affiancati e immersi nella pedagogia del quotidiano. Diciamo che anche lavorare a Villa Ester è un po’ una mission vocazionale in qualche modo. E’ ciò che vogliamo i ragazzi sentano, vivano.

La rete territoriale, le famiglie d’appoggio con progetti mirati formati e accompagnati passo passo…Villa Ester vive nel paese, è conosciuta e ri-conosciuta. Il parroco, il sindaco, i negozianti…tutto contribuisce e definire la COMUNITA’, non quella interna ma la società e la sua struttura.

Come diceva Feuerbach “l’essenza dell’uomo è contenuta soltanto nella comunità, nell’unità dell’uomo con l’uomo” e, proseguendo una suggestione di Bernard Shaw, “io sono dell’opinione che la mia vita appartenga alla comunità, e fintanto che vivo è un mio privilegio fare per essa tutto quello che mi è possibile”…e la comunità farà il possibile per me.

I nostri ragazzi sono foglie strappate dall’albero in un freddo inverno…ma mai cadute per terra. Un vento caldo soffia da terra verso il cielo, legittima e non permette più il dolore.

In attesa di una nuova primavera.